Non è un caso se Bologna, oltre ad essere definita La Dotta e La Rossa, è chiamata anche La Grassa. Questa splendida città dell’Emilia Romagna infatti può contare su una tradizione gastronomica straordinaria. La cucina bolognese è famosa per la sua varietà e per l’opulenza, con piatti che lasciano il segno e catturano l’anima, come la mortadella o i tortellini.

Pochi lo sanno, ma la ricca gastronomia di Bologna è strettamente legata alla sua Università. La presenza di studenti e studiosi provenienti da tutto il mondo nel corso del tempo ha consentito di arricchire la gastronomia e affinare le materie prime. Sono nati così piatti famosissimi che è possibile gustare nei locali e nei ristoranti della città. Già a partire dal Trecento, non a caso, a Bologna si contavano più di cento osterie.

I piatti tipici di Bologna

Partiamo da un antipasto famosissimo a Bologna, le celebri crescentine. L’aperitivo tipico bolognese infatti prevede un tagliere con formaggi locali e salumi, ma soprattutto un bel cesto di crescentine. Velocissime da preparare, semplici e super gustose, non sono altro che un impasto di sale, acqua, latte, lievito, farina e strutto fritto in olio bollente. Accompagnato da un bicchiere di vino rosso questo antipasto ci fa toccare il cielo con un dito.

Ottimo come contorno, ma perfetto da assaporare anche come antipasto, il friggione bolognese è uno fra i piatti tipici più saporiti. Non a caso la sua ricetta è stata depositata nella Camera di Commercio della città, proprio come il ragù. Di origine contadina, il friggione è una salsa con cipolle e pomodorini. Nonostante richieda una preparazione semplice, ha una cottura lentissima. D’estate si assapora con del pane, mentre d’inverno viene servito accanto al bollito di carne.

Cosa sarebbe Bologna senza la sua mortadella? Questo insaccato viene preparato esclusivamente con la carne di puro suino. Ha un profumo intenso e speziato ed è stata insignita del marchio di Indicazione Geografica Protetta.

I tortellini in brodo sono fra i piatti cult della cucina bolognese, da assaggiare nelle trattorie tipiche e nei ristoranti. Immaginate dei fagottini preparati con pasta fresca all’uovo con un ripieno a base di lombo di maiale, mortadella di Bologna, uova, prosciutto crudo, noce moscata e Parmigiano Reggiano. Secondo la tradizione vengono cotti nel brodo di carne di manzo e cappone o gallina.

Accanto a questo delizioso primo c’è la lasagna alla bolognese, preparata rigorosamente con il ragù. Considerato il piatto della domenica, presentano una sfoglia tirata a mano e leggerissima che viene tagliata in rettangoli. Le sfoglie di pasta si assemblano e vengono farcite con parmigiano, ragù di carne rigorosamente alla bolognese e besciamella. Il segreto di questo piatto è il ragù, preparato con carne, sedano, carote e odori. La salsa viene cotta lentamente, sprigionando un sapore unico.

Fra i primi bolognesi vanno poi citate le tagliatelle al ragù. Il nome di questi piatto deriva dalla parola “tagliare”, perché la ricetta prevede che la pasta sfoglia venga tagliata in modo sottile. Nel 1972 le fasi della preparazione vennero depositate presso la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bologna. Fondamentale la misura della tagliatella bolognese che deve essere di 7 mm di larghezza, con uno spessore fra i 6 e gli 8 decimi di millimetro. Le tagliatelle a Bologna vengono condite con ragù e Parmigiano Reggiano.

E se non siete ancora stanchi di solleticare il palato provate i passatelli in brodo. Questa specialità regionale si prepara con parmigiano, uova e pangrattato a cui si aggiunge la noce moscata e il limone. Il formato della pasta viene ottenuto usano uno schiacciapatate oppure un attrezzo apposito.

Voglia di secondi? C’è la cotoletta alla bolognese (o petroniana). Una fettina di carne di vitello fritta sapientemente con lo strutto e sfumata con il brodo. Per completare il piatto vanno aggiunti prosciutto crudo, sugo e Parmigiano Reggiano.

Un altro secondo della tradizione è la galatina di pollo oppure cappone. Questa ricetta ha un’origine nobile e molto antica, risale infatti al Rinascimento e, secondo la leggenda, sarebbe stata ispirata da un piatto francese a base di anatra. Il pollo viene dunque farcito con affettati, uova e varie tipologie di carne prima di essere cotto nel brodo. La galatina viene servita tagliata a fette e fredda, accompagnata da insalata russa o altri contorni.

Il viaggio nella cultura culinaria si chiude con la torta di riso bolognese. Questo dolce tradizionale si prepara cuocendo il riso nel latte e aggiungendo scorza di limone, zucchero e uova. Non sono presenti farina né lievito. Infine fra i dolci dobbiamo citare la pinza bolognese, una sorta di panino schiacciato e lungo ripieno di mostarda bolognese (preparata con arance, mele e pere cotogne), e il certosino, realizzato con farina, cioccolato fondente, cacao, miele, mostarda, mandorle, frutta candita e pinoli.